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23/09/2009
Legadue e LNP contro la proposta della wild card
In merito alla possibile assunzione, nel prossimo Consiglio Federale del 26 settembre, di una delibera che dovrebbe istituire la cosidetta “wild card”, a valere tra il campionato di Lega A ed il campionato di Legadue, la stessa Legadue e la Lega Nazionale Pallacanestro, ciascuna per quanto di propria competenza, rigettano nella forma e nella sostanza tale istituto.
Si ritiene infatti, che la wild card, intesa come possibilità unilaterale per una retrocessa (la penultima in campionato) di “salvare” il proprio diritto sportivo indennizzando la seconda squadra promossa dalla serie inferiore, sia molto lontana dai principi di leale competizione, di autodeterminazione e di salvaguardia del diritto sportivo, a cui lo sport italiano si è sempre ispirato. Tale decisione è in contrasto altresì con la delibera n 276 del Consiglio Federale e con le delibere n. 402 e n.1344 del Coni
Allo stato attuale, per quanto a conoscenza delle Leghe, l’attuazione dell’istituto della wild card dovrebbe riguardare, in prima istanza, soltanto le serie professionistiche, da cui deriva la netta opposizione e contrarietà della Legadue.
Ciò nonostante, nell’ipotesi non remota che tale problematica possa a breve, nell’ambito di una rituale quanto comprensibile rivendicazione delle diverse Leghe, riguardare direttamente anche la Lega Nazionale Pallacanestro, la stessa LNP ritiene moralmente opportuno specificare fin d’ora la propria contrarietà di fondo, stanti le necessarie verifiche del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea delle società, a partire proprio da quella già convocata in data 26 settembre p.v.
In considerazione quindi della posizione assunta dai direttivi delle Leghe rappresentanti una grande parte del movimento cestistico italiano, si richiede in modo formale al Consiglio di soprassedere alla deliberazione dell’istituto in questione, nelle more della costituzione di un tavolo di confronto tra la stessa FIP, la Lega A, la Legadue e la Lega Nazionale Pallacanestro, avente ad oggetto la riforma dei campionati, nell’ambito della quale potrebbero comunque essere raggiunti, in modo diverso, alcuni degli obiettivi che l’istituto della wild card intende proporsi.
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In merito alla possibile assunzione, nel prossimo Consiglio Federale del 26 settembre, di una delibera che dovrebbe istituire la cosidetta “wild card”, a valere tra il campionato di Lega A ed il campionato di Legadue, la stessa Legadue e la Lega Nazionale Pallacanestro, ciascuna per quanto di propria competenza, rigettano nella forma e nella sostanza tale istituto.
Si ritiene infatti, che la wild card, intesa come possibilità unilaterale per una retrocessa (la penultima in campionato) di “salvare” il proprio diritto sportivo indennizzando la seconda squadra promossa dalla serie inferiore, sia molto lontana dai principi di leale competizione, di autodeterminazione e di salvaguardia del diritto sportivo, a cui lo sport italiano si è sempre ispirato. Tale decisione è in contrasto altresì con la delibera n 276 del Consiglio Federale e con le delibere n. 402 e n.1344 del Coni
Allo stato attuale, per quanto a conoscenza delle Leghe, l’attuazione dell’istituto della wild card dovrebbe riguardare, in prima istanza, soltanto le serie professionistiche, da cui deriva la netta opposizione e contrarietà della Legadue.
Ciò nonostante, nell’ipotesi non remota che tale problematica possa a breve, nell’ambito di una rituale quanto comprensibile rivendicazione delle diverse Leghe, riguardare direttamente anche la Lega Nazionale Pallacanestro, la stessa LNP ritiene moralmente opportuno specificare fin d’ora la propria contrarietà di fondo, stanti le necessarie verifiche del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea delle società, a partire proprio da quella già convocata in data 26 settembre p.v.
In considerazione quindi della posizione assunta dai direttivi delle Leghe rappresentanti una grande parte del movimento cestistico italiano, si richiede in modo formale al Consiglio di soprassedere alla deliberazione dell’istituto in questione, nelle more della costituzione di un tavolo di confronto tra la stessa FIP, la Lega A, la Legadue e la Lega Nazionale Pallacanestro, avente ad oggetto la riforma dei campionati, nell’ambito della quale potrebbero comunque essere raggiunti, in modo diverso, alcuni degli obiettivi che l’istituto della wild card intende proporsi.
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