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06/02/2009
Post-gara di ordinaria follia a Roseto. Pietre contro il bus dell'Aurora
Al termine di Seven - Fileni Bpa il pullman dell'Aurora, il quale aveva appena lasciato il PalaMaggetti di Roseto imboccando la strada per Pineto al seguito di una macchina dei Carabinieri, è stato bersagliato da un fitto lancio di pietre scagliate dalla ferrovia che corre parallelamente alla via. Un'autentica imboscata ordita da dei veri vigliacchi, nascosti dal buio della notte e da un terrapieno dietro il quale scappare pavidamente a gambe levate. Un'aggressione organizzata con dovizia criminale da perfetti delinquenti, che con il loro gesto sconsiderato hanno rischiato di ferire gravemente qualcuno, se non peggio. Solo per vera fortuna non si sono avute conseguenze peggiori. Tre vetrate del mezzo sono andate in frantumi, alcuni giocatori e dirigenti che erano all'interno sono stati investiti dalle schegge, senza riportare particolari conseguenze. La comitiva è stata costretta ad una sosta di oltre un’ora, durante la quale sono stati applicati dei cartoni al posto dei finestrini ed il bus ha potuto riprendere il viaggio scortato da auto dei CC di rinforzo sopraggiunte nel frattempo, che l'hanno accompagnato fino ai confini marchigiani. Molto lo spavento (misto a sconcerto) ed ingenti i danni materiali. Un episodio di estrema gravità che non deve avere diritto di cittadinanza non nel mondo dello sport e che fa il paio con gli atti vandalici subiti dal mezzo di trasporto aurorino a Pavia (anche se stavolta quanto verificatosi è molto più grave). Possibile che certi eventi non debbano venire puniti e restino senza seguito alcuno? Da notare anche come durante la partita due bottiglie piene d'acqua erano state lanciate dalla curva locale contro il settore dove erano stati fatti accomodare i dirigenti e gli ospiti dei giocatori arancio-blu (famiglie e signori composti, con tanto di giacca e cravatta) sfiorando, e anche qui la fortuna aveva dato una grossa mano, due bimbi di nemmeno un anno d'età, figli rispettivamente di un dirigente e di un ex giocatore della Fileni Bpa.
Una serata di ordinaria follia a metà strada tra l’inquietante e il vergognoso, mai vissuta in 43 anni di storia del basket jesino... e non solo. Finita qui? Macché! Qualche decina di minuti dopo, dal pullman degli sportivi al seguito dell'Aurora è rimbalzata la notizia di identica sorte subita all'autogrill di Tortoreto. A quanto pare un'auto con alcuni malviventi (non troviamo altra definizione più calzante) a bordo ha seguito il bus. Una volta che questo si è fermato nell'area di servizio, gli occupanti della macchina hanno lanciato dei sassi contro coloro che erano appena scesi dall'autobus diretti verso il bar, colpendo e ferendo due di loro. Danneggiato seriamente anche il torpedone. Una domanda sorge spontanea: ma cosa c'entra questa caccia all'uomo con una partita di pallacanestro e, più in generale, con un Paese che ha la pretesa di definirsi “civile”?
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06/02/2009
Post-gara di ordinaria follia a Roseto. Pietre contro il bus dell'Aurora
Al termine di Seven - Fileni Bpa il pullman dell'Aurora, il quale aveva appena lasciato il PalaMaggetti di Roseto imboccando la strada per Pineto al seguito di una macchina dei Carabinieri, è stato bersagliato da un fitto lancio di pietre scagliate dalla ferrovia che corre parallelamente alla via. Un'autentica imboscata ordita da dei veri vigliacchi, nascosti dal buio della notte e da un terrapieno dietro il quale scappare pavidamente a gambe levate. Un'aggressione organizzata con dovizia criminale da perfetti delinquenti, che con il loro gesto sconsiderato hanno rischiato di ferire gravemente qualcuno, se non peggio. Solo per vera fortuna non si sono avute conseguenze peggiori. Tre vetrate del mezzo sono andate in frantumi, alcuni giocatori e dirigenti che erano all'interno sono stati investiti dalle schegge, senza riportare particolari conseguenze. La comitiva è stata costretta ad una sosta di oltre un’ora, durante la quale sono stati applicati dei cartoni al posto dei finestrini ed il bus ha potuto riprendere il viaggio scortato da auto dei CC di rinforzo sopraggiunte nel frattempo, che l'hanno accompagnato fino ai confini marchigiani. Molto lo spavento (misto a sconcerto) ed ingenti i danni materiali. Un episodio di estrema gravità che non deve avere diritto di cittadinanza non nel mondo dello sport e che fa il paio con gli atti vandalici subiti dal mezzo di trasporto aurorino a Pavia (anche se stavolta quanto verificatosi è molto più grave). Possibile che certi eventi non debbano venire puniti e restino senza seguito alcuno? Da notare anche come durante la partita due bottiglie piene d'acqua erano state lanciate dalla curva locale contro il settore dove erano stati fatti accomodare i dirigenti e gli ospiti dei giocatori arancio-blu (famiglie e signori composti, con tanto di giacca e cravatta) sfiorando, e anche qui la fortuna aveva dato una grossa mano, due bimbi di nemmeno un anno d'età, figli rispettivamente di un dirigente e di un ex giocatore della Fileni Bpa. Una serata di ordinaria follia a metà strada tra l’inquietante e il vergognoso, mai vissuta in 43 anni di storia del basket jesino... e non solo. Finita qui? Macché! Qualche decina di minuti dopo, dal pullman degli sportivi al seguito dell'Aurora è rimbalzata la notizia di identica sorte subita all'autogrill di Tortoreto. A quanto pare un'auto con alcuni malviventi (non troviamo altra definizione più calzante) a bordo ha seguito il bus. Una volta che questo si è fermato nell'area di servizio, gli occupanti della macchina hanno lanciato dei sassi contro coloro che erano appena scesi dall'autobus diretti verso il bar, colpendo e ferendo due di loro. Danneggiato seriamente anche il torpedone. Una domanda sorge spontanea: ma cosa c'entra questa caccia all'uomo con una partita di pallacanestro e, più in generale, con un Paese che ha la pretesa di definirsi “civile”?
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