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09/12/2018
NOTA SOCIETARIA SULLA DIREZIONE ARBITRALE DEL MATCH TRA ORASI' RAVENNA E TERMOFORGIA JESI
L’Aurora Basket intende manifestare il proprio totale dissenso e avanzare formale protesta verso la direzione arbitrale della terna formata dai Sig.ri Costa, Lestingi e Giovannetti che ieri sera, inopinatamente, ha condizionato l’esito della sfida al Pala De Andrè contro Orasì Ravenna. Con la massima tranquillità ma con altrettanta fermezza l’Aurora basket non può accettare, riviste alcune azioni di gara e in special modo le immagini degli ultimi 23’’, “lo scippo” che ha sottratto, ingiustamente, alla nostra squadra due legittimi e preziosissimi punti nella corsa alla salvezza. Volendo “generosamente” soprassedere sul trattamento riservato a Leonardo Totè (tre falli in un amen di cui almeno il terzo inesistente e non è la prima volta che accade) dal fallo assurdamente non rilevato di Gandini su Rinaldi in poi, con la Termoforgia a +3 dopo aver catturato un rimbalzo e palla in mano a 23’’ dalla sirena, sono state assunte decisioni arbitrali incomprensibili, fuori da ogni logica di normale applicazione di regolamento e per questo non giustificabili. La “perla” del quinto fallo inesistente fischiato a Kevin Dillard (su cui andava rilevato un fallo di Cardillo ed un tentativo di contatto col giocatore a terra di Laganà) , la fiscale interpretazione del contatto tra Rinaldi e Smith a favore di Ravenna hanno completato un’opera scritta a tre mani decretando un verdetto ingiusto e tecnicamente irregolare nei confronti della Termoforgia. Il conseguente quanto assurdo e inopportuno festival di tecnici ed espulsioni a due esempi di correttezza come coach Cagnazzo ed il capitano arancioblù Tommaso Rinaldi, che meriterebbero al contrario le scuse della terna, sono uno schiaffo agli sforzi quotidiani di una squadra e di una società che anche domenica scorsa ha evitato di parlare di episodi sfavorevoli che pure ci sono stati ed hanno inciso (basti pensare al tiro libero annullato nel finale a Dillard) sull’esito del match casalingo con Verona. Il reiterarsi di comportamenti arbitrali frutto probabilmente di una totale inadeguatezza al ruolo costringono l’Aurora basket a rivendicare una maggiore attenzione e un minor protagonismo da parte dei fischietti di turno anche come forma di rispetto verso una società che disputa da più di un ventennio questo torneo e che ieri sera, con merito e grande abnegazione, si era meritata sul campo di vincere una gara fondamentale per la propria rincorsa alla salvezza. L’Aurora basket comunica infine che la protesta societaria sarà formalmente portata sui tavoli di chi ha l’onere ed il dovere di preservare la regolarità del campionato e che dovrà adottare le opportune contromisure per far si che ciò accada, con provvedimenti adeguati nei confronti della terna arbitrale di ieri sera a Ravenna. Sui nostri canali social verranno pubblicati a breve i contributi video degli episodi oggetto di contestazione.
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L’Aurora Basket intende manifestare il proprio totale dissenso e avanzare formale protesta verso la direzione arbitrale della terna formata dai Sig.ri Costa, Lestingi e Giovannetti che ieri sera, inopinatamente, ha condizionato l’esito della sfida al Pala De Andrè contro Orasì Ravenna. Con la massima tranquillità ma con altrettanta fermezza l’Aurora basket non può accettare, riviste alcune azioni di gara e in special modo le immagini degli ultimi 23’’, “lo scippo” che ha sottratto, ingiustamente, alla nostra squadra due legittimi e preziosissimi punti nella corsa alla salvezza. Volendo “generosamente” soprassedere sul trattamento riservato a Leonardo Totè (tre falli in un amen di cui almeno il terzo inesistente e non è la prima volta che accade) dal fallo assurdamente non rilevato di Gandini su Rinaldi in poi, con la Termoforgia a +3 dopo aver catturato un rimbalzo e palla in mano a 23’’ dalla sirena, sono state assunte decisioni arbitrali incomprensibili, fuori da ogni logica di normale applicazione di regolamento e per questo non giustificabili. La “perla” del quinto fallo inesistente fischiato a Kevin Dillard (su cui andava rilevato un fallo di Cardillo ed un tentativo di contatto col giocatore a terra di Laganà) , la fiscale interpretazione del contatto tra Rinaldi e Smith a favore di Ravenna hanno completato un’opera scritta a tre mani decretando un verdetto ingiusto e tecnicamente irregolare nei confronti della Termoforgia. Il conseguente quanto assurdo e inopportuno festival di tecnici ed espulsioni a due esempi di correttezza come coach Cagnazzo ed il capitano arancioblù Tommaso Rinaldi, che meriterebbero al contrario le scuse della terna, sono uno schiaffo agli sforzi quotidiani di una squadra e di una società che anche domenica scorsa ha evitato di parlare di episodi sfavorevoli che pure ci sono stati ed hanno inciso (basti pensare al tiro libero annullato nel finale a Dillard) sull’esito del match casalingo con Verona. Il reiterarsi di comportamenti arbitrali frutto probabilmente di una totale inadeguatezza al ruolo costringono l’Aurora basket a rivendicare una maggiore attenzione e un minor protagonismo da parte dei fischietti di turno anche come forma di rispetto verso una società che disputa da più di un ventennio questo torneo e che ieri sera, con merito e grande abnegazione, si era meritata sul campo di vincere una gara fondamentale per la propria rincorsa alla salvezza. L’Aurora basket comunica infine che la protesta societaria sarà formalmente portata sui tavoli di chi ha l’onere ed il dovere di preservare la regolarità del campionato e che dovrà adottare le opportune contromisure per far si che ciò accada, con provvedimenti adeguati nei confronti della terna arbitrale di ieri sera a Ravenna. Sui nostri canali social verranno pubblicati a breve i contributi video degli episodi oggetto di contestazione.
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