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02/08/2014 A TU PER TU CON COACH MAURIZIO LASI

 

Coach, per cominciare ci parla di come sta procedendo la costruzione della squadra?

Stiamo cercando di costruire una Squadra nel vero senso della parola. Vogliamo affiancare ai giocatori confermati delle pedine con determinate caratteristiche e che si integrino al meglio; tra questi ci sono anche dei giovani molto interessanti e con grandi motivazioni. Tutto questo sempre cercando di contenere i costi perché in un momento di difficoltà generale bisogna avere consapevolezza e spendere con coscienza.

 

Parliamo ora del passato recentissimo: che giocatore è Ivan Elliott?

Nel discorso su Ivan Elliott rientra anche Santiangeli: Marco è un giocatore fondamentale, uno dei migliori giovani della A2 Gold, e su di lui punto fortemente ma, durante la scorsa stagione, si è dovuto fermare per un infortunio dal quale sta recuperando. In quest’ottica Ivan è molto importante perché può ricoprire sia il ruolo di 3 che quello di 4. Inoltre è un giocatore che ha esperienza dei Campionati Europei, è costante e molto duttile: può giocare sia perimetralmente che spalle a canestro, specialmente in situazioni di movimento; è un buon passatore, abile nel giocare l’alto-basso e può colpire anche dalla linea dei 6.75, liberando così molto spazio in area per Maggioli.

 

Di Lorenzo Benvenuti ne abbiamo parlato in parte in conferenza stampa. Ci spiega meglio quale sarà il suo ruolo nella squadra?

Benvenuti rientra nel discorso della ricerca di giovani interessanti e motivati. Per noi è una pedina importante perché può cambiare due ruoli, il 4 ed il 5. Dovrà crescere, anche in fretta, e riuscire a farsi trovare sempre pronto quando verrà chiamato in causa per giocare a fianco di Maggioli o Elliott.

 

Prima di Benvenuti era arrivato Alessandro Procacci. Cosa si aspetta invece da lui?

Alessandro sarà il cambio del playmaker. Rispetto alla scorsa stagione avrà sicuramente più spazio e, viste le caratteristiche e le qualità, soprattutto morali, crescerà molto e darà il suo prezioso apporto alla squadra.

 

E per quanto riguarda i confermati? Quanto saranno importanti nella chimica di squadra?

I confermati saranno pedine importantissime. Purtroppo Mason Rocca non rientrerà prima di gennaio e la sua assenza non è da poco ma sarà comunque fondamentale da subito dal punto di vista umano nella creazione del gruppo e nell’integrazione dei nuovi arrivi. In generale, con un gruppo così giovane i “senatori” saranno importantissimi per trasmettere quell’attitudine al lavoro, quella mentalità e quella solidità in campo di cui ci sarà bisogno. Questa sarà la base: il giusto mix di esperienza integrata alla grande energia che porteranno i giovani. Senza dimenticare che sarà fondamentale un ulteriore miglioramento di tutti sul piano individuale.

 

Quanti e quali tasselli mancano per terminare la costruzione del roster?

Stiamo aspettando un giovane nel ruolo di guardia ed un quarto lungo. Inoltre siamo alla ricerca di una combo guard che abbia punti nelle mani e qualità tecniche importanti. Per questo ruolo cercavamo inizialmente dei giocatore con esperienza di campionati europei ma ora, visto il mercato, teniamo d’occhio anche dei rookie. È essenziale completare la squadra in estate e noi stiamo cercando le pedine giuste, sempre nel rispetto del budget e fiutando l’occasione. Passano dei treni, ma ne arrivano degli altri: l’importante è prendere quello che vada nella giusta direzione!

 

Che tipo di squadra dobbiamo aspettarci sin dall’esordio a Brescia?

Sarà una squadra che avrà una gran voglia di giocare insieme. Creare il gruppo e farlo crescere è l’aspetto più importante per noi: è risaputo come in passato gruppi veri ma sulla carta inferiori ad altri abbiamo ottenuto risultati migliori. Nel campionato che affronteremo ci saranno molte pretendenti alla promozione e soprattutto non ci saranno squadre materasso; per questo ogni partita sarà una battaglia e noi dovremo farci trovar pronti a lottare, anche contro i pronostici. Dal punto di vista tecnico-tattico, la squadra sarà improntata ad una difesa aggressiva per poter poi giocare in velocità, sia in contropiede che in transizione. Dovremo acquisire la capacità di gestire il ritmo: per questo ci vorrà del tempo e un po’ di rodaggio, senza dimenticare che sarà fondamentale l’ultimo tassello mancante.

 

Per concludere, vuole dire qualcosa ai nostri tifosi?

Visto il campionato che andremo ad affrontare, il loro supporto sarà fondamentale. A volte i cinque che andranno in campo potrebbero non bastare e in quel momento avremo bisogno che i tifosi con il loro calore diventino il sesto uomo in campo e ci sostengano. Questo vale soprattutto per i giovani che si troveranno ad affrontare esperienze importanti.

 

 
 

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