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26/10/2012
Luca e Michele: incontro tra fuoriclasse
Il capitano della Fileni Bpa Michele Maggioli si è recato ieri a far visita ad uno dei tifosi più affezionati che l'Aurora può vantare: Luca Bernardi. Il ragazzo jesino classe '86, scrittore, affetto da distrofia muscolare di Duchenne (malattia che non gli permette di muoversi dal proprio letto e lo costringe a respirare con l'ausilio di un ventilatore meccanico) segue sempre con grande passione le sorti del Club arancio-blu, grazie a quello che chiama "il mio occhio verso il mondo": il suo computer. Ieri "Maggio" è andato a salutare Luca, regalandogli una maglia autografata ed ha ricevuto in cambio il libro "Uno scrigno pieno di Sogni", di cui Bernardi è autore: "Non posso correre... né giocare a calcio, pallacanestro o pallavolo - dice Luca nella presentazione del volume -. Non posso andare a ballare in discoteca, né trascorrere una serata in un pub per ascoltare musica. Sono dieci anni che vivo immobilizzato in un letto. Ma non sono infelice! E non soffro di solitudine. Mi considero fortunato". Luca frequenta l'Università ed è iscritto al corso di laurea in Storia e Memoria delle Culture Europee, ma la domenica trepida per le sorti degli orange. Che a Imola scenderanno in campo per provare a dedicargli la prima vittoria esterna del Campionato.
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Il capitano della Fileni Bpa Michele Maggioli si è recato ieri a far visita ad uno dei tifosi più affezionati che l'Aurora può vantare: Luca Bernardi. Il ragazzo jesino classe '86, scrittore, affetto da distrofia muscolare di Duchenne (malattia che non gli permette di muoversi dal proprio letto e lo costringe a respirare con l'ausilio di un ventilatore meccanico) segue sempre con grande passione le sorti del Club arancio-blu, grazie a quello che chiama "il mio occhio verso il mondo": il suo computer. Ieri "Maggio" è andato a salutare Luca, regalandogli una maglia autografata ed ha ricevuto in cambio il libro "Uno scrigno pieno di Sogni", di cui Bernardi è autore: "Non posso correre... né giocare a calcio, pallacanestro o pallavolo - dice Luca nella presentazione del volume -. Non posso andare a ballare in discoteca, né trascorrere una serata in un pub per ascoltare musica. Sono dieci anni che vivo immobilizzato in un letto. Ma non sono infelice! E non soffro di solitudine. Mi considero fortunato". Luca frequenta l'Università ed è iscritto al corso di laurea in Storia e Memoria delle Culture Europee, ma la domenica trepida per le sorti degli orange. Che a Imola scenderanno in campo per provare a dedicargli la prima vittoria esterna del Campionato.
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