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24/10/2008
Aurora-Roseto: la storia dei confronti diretti
E’ di cinque vittorie e tre sconfitte il bilancio dell’Aurora contro le squadre di Roseto. A Jesi la tradizione è favorevole agli arancio-blu, al punto che gli abruzzesi non sono mai usciti vincitori nei 4 precedenti. Le sfide tra i "Pro" iniziano dieci anni e venti giorni fa: il 4 ottobre del 1998 nella seconda giornata del torneo 98/99, al PalaMaggetti. Allora vinse la Cordivari Roseto 76-61, con i 22 punti dell’attuale allenatore livornese Sandro Dell’Agnello ed i 19 di Ray Brown per l’Aurora. Nel girone di ritorno, al PalaTriccoli la Sicc Bpa s’impose per 69-59, con Zanchi alla guida, grazie a 20 di Gordan Firic. Le due squadre si incrociarono ancora nella fase ad orologio e vinse ancora l’Aurora (a Jesi) con un netto 85-66. La stagione seguente Jesi-Roseto è la sfida d’apertura del campionato nella data inusuale, ed estiva, del il 12 settembre. Passa la Sicc Bpa 77-71, con 17 dell'ucraino Lokhmanchuk e nonostante i 28 di un altro attuale coach: Paolo Moretti. Nel ritorno si verifica una pesante sconfitta: 70-49, che rappresenta tuttora il record negativo di punti segnati in una gara nella storia aurorina tra i professionisti. Nella fase ad orologio la squadra jesina passa a Roseto, ma va detto che gli abruzzesi erano ormai matematicamente in A1. Il resto della storia si svolge nell'annata 2004/05 nel massimo Campionato. All’andata, a Roseto, la Sicc Bpa ha il tiro della vittoria a due-tre secondi dalla sirena finale mentre è sotto di un punto (69-68). La palla va (manco a dirlo) nella mani fatate di Mario Boni. Il realizzatore di Codogno fa centro da tre punti in maniera incredibile, ma il canestro viene annullato (le immagini tv diranno giustamente) perché Marione aveva un piede sulla linea di fondo. Al ritorno l’Aurora vince in casa alla penultima di campionato, ma quella domenica (27 aprile 2005) è ricordata come una delle più tristi della storia aurorina perché, nonostante i due punti conquistati, la squadra di Subotic retrocede matematicamente in Legadue, pur uscendo tra gli applausi degli oltre 3000 del PalaTriccoli.
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E’ di cinque vittorie e tre sconfitte il bilancio dell’Aurora contro le squadre di Roseto. A Jesi la tradizione è favorevole agli arancio-blu, al punto che gli abruzzesi non sono mai usciti vincitori nei 4 precedenti. Le sfide tra i "Pro" iniziano dieci anni e venti giorni fa: il 4 ottobre del 1998 nella seconda giornata del torneo 98/99, al PalaMaggetti. Allora vinse la Cordivari Roseto 76-61, con i 22 punti dell’attuale allenatore livornese Sandro Dell’Agnello ed i 19 di Ray Brown per l’Aurora. Nel girone di ritorno, al PalaTriccoli la Sicc Bpa s’impose per 69-59, con Zanchi alla guida, grazie a 20 di Gordan Firic. Le due squadre si incrociarono ancora nella fase ad orologio e vinse ancora l’Aurora (a Jesi) con un netto 85-66. La stagione seguente Jesi-Roseto è la sfida d’apertura del campionato nella data inusuale, ed estiva, del il 12 settembre. Passa la Sicc Bpa 77-71, con 17 dell'ucraino Lokhmanchuk e nonostante i 28 di un altro attuale coach: Paolo Moretti. Nel ritorno si verifica una pesante sconfitta: 70-49, che rappresenta tuttora il record negativo di punti segnati in una gara nella storia aurorina tra i professionisti. Nella fase ad orologio la squadra jesina passa a Roseto, ma va detto che gli abruzzesi erano ormai matematicamente in A1. Il resto della storia si svolge nell'annata 2004/05 nel massimo Campionato. All’andata, a Roseto, la Sicc Bpa ha il tiro della vittoria a due-tre secondi dalla sirena finale mentre è sotto di un punto (69-68). La palla va (manco a dirlo) nella mani fatate di Mario Boni. Il realizzatore di Codogno fa centro da tre punti in maniera incredibile, ma il canestro viene annullato (le immagini tv diranno giustamente) perché Marione aveva un piede sulla linea di fondo. Al ritorno l’Aurora vince in casa alla penultima di campionato, ma quella domenica (27 aprile 2005) è ricordata come una delle più tristi della storia aurorina perché, nonostante i due punti conquistati, la squadra di Subotic retrocede matematicamente in Legadue, pur uscendo tra gli applausi degli oltre 3000 del PalaTriccoli.
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