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25/11/2010
Udine mai passata a Jesi, ma che sfortuna al Carnera...
L’Aurora ha sempre vinto in casa contro la Snaidero Udine nei quattro precedenti, eppure il nome del Club friulano a Jesi evoca ricordi nefasti. Già, perché nella storia professionistica del club aurorino, al PalaCarnera (ma stavolta si giocherà al PalaTriccoli…) si sono verificate due sconfitte incredibili ed in entrambe i casi molto pesanti alla fine del campionato. L’ultima quella della partita pre-natalizia dello scorso campionato, con Udine sommersa sotto da spessa coltre di neve che aveva costretto il bus jesino ad un arrivo nel capoluogo friulano solo in tarda serata. La Fileni Bpa aveva in mano la partita a 3’’ dalla fine sul +1, quando Bennet aveva sbagliato il tiro del sorpasso ed Adams si era già involato in contropiede. Un fischio per un non-fallo della stessa guardia arancio-blu aveva però concesso, sotto forma di inatteso pacco dono natalizio, i due liberi del +1 Udine, con giallo anche sul tiratore dalla lunetta, cambiato all’ultimo istante dall’arbitro che aveva allontanato dalla linea Dordei (non precisissimo) per chiamare a tirare Harrison (lontano dall’azione al momento del dubbio fischio). Come se non bastasse il tiro seguente di Paulinho da centrocampo, all’ultimo istante utile prima della sirena finale, aveva carambolato su ferro e tabellone prima di uscire beffardamente. Morale 81-80 Udine, che poi a fine torneo costerà tantissimo agli orange. Ma non è stato un caso isolato. La gara di Udine del girone di ritorno dell’unico torneo di massima serie dell’Aurora (2004/05), infatti, da molti è quella che viene identificata come quella rappresenta il treno salvezza sul quale non si è saliti. O meglio: sul si era saliti e poi si è scesi all’ultimo istante. Era il 20 marzo 2005 e la Sicc Bpa arrivava dalla pesante sconfitta interna, la prima senza lottare, contro la Lottomatica Roma. I ragazzi di Subotic condussero una gara tutto cuore, non a Caso guidati dal loro capitano Lupo Rossini che ne mise 18 (con 6 assist) in 39 minuti, e approcciarono l’ultimo minuto avanti di sei (65-71). Quando la Sicc assaporava già il successo ecco però materializzarsi Glenn Sekunda. Fu infatti l’irlandese (al rientro dopo 5 mesi per un’operazione alla caviglia) a dare la parità e i supplementari alla Snaidero (75-75): prima con una bomba (di tabella!!!) quasi da centrocampo, poi con un altro centro dai 6,25 a 9’’ secondi dalla fine. Nell'over-time Jesi venne ancora illusa da una penetrazione di Tomic (82-84), poi Sekunda, ancora lui, con un'azione da tre punti (canestro e libero) fece vincere ai suoi la partita a due secondi dalla sirena. A fine anno la Sicc Bpa retrocesse, ma due punti in più sarebbero bastati per il ripescaggio…
Per fortuna stavolta però si giocherà al PalaTriccoli di Jesi, dove la Snaidero non è mai passata. Stavolta scende da favorita capolista, ma la Fileni Bpa di Cioppi cercherà di far tutto per confermare la tradizione.
In totale, nei sette precedenti il bilancio è di quattro a tre per gli jesini, che a loro volta non sono mai passati in terra friulana. Il primo incrocio tra le due società è datato 10 ottobre 1999, a Jesi, con l’allora Sicc Bpa di Zanchi che si impose per 83-69 sulla Snaidero di Boniciolli.
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L’Aurora ha sempre vinto in casa contro la Snaidero Udine nei quattro precedenti, eppure il nome del Club friulano a Jesi evoca ricordi nefasti. Già, perché nella storia professionistica del club aurorino, al PalaCarnera (ma stavolta si giocherà al PalaTriccoli…) si sono verificate due sconfitte incredibili ed in entrambe i casi molto pesanti alla fine del campionato. L’ultima quella della partita pre-natalizia dello scorso campionato, con Udine sommersa sotto da spessa coltre di neve che aveva costretto il bus jesino ad un arrivo nel capoluogo friulano solo in tarda serata. La Fileni Bpa aveva in mano la partita a 3’’ dalla fine sul +1, quando Bennet aveva sbagliato il tiro del sorpasso ed Adams si era già involato in contropiede. Un fischio per un non-fallo della stessa guardia arancio-blu aveva però concesso, sotto forma di inatteso pacco dono natalizio, i due liberi del +1 Udine, con giallo anche sul tiratore dalla lunetta, cambiato all’ultimo istante dall’arbitro che aveva allontanato dalla linea Dordei (non precisissimo) per chiamare a tirare Harrison (lontano dall’azione al momento del dubbio fischio). Come se non bastasse il tiro seguente di Paulinho da centrocampo, all’ultimo istante utile prima della sirena finale, aveva carambolato su ferro e tabellone prima di uscire beffardamente. Morale 81-80 Udine, che poi a fine torneo costerà tantissimo agli orange. Ma non è stato un caso isolato. La gara di Udine del girone di ritorno dell’unico torneo di massima serie dell’Aurora (2004/05), infatti, da molti è quella che viene identificata come quella rappresenta il treno salvezza sul quale non si è saliti. O meglio: sul si era saliti e poi si è scesi all’ultimo istante. Era il 20 marzo 2005 e la Sicc Bpa arrivava dalla pesante sconfitta interna, la prima senza lottare, contro la Lottomatica Roma. I ragazzi di Subotic condussero una gara tutto cuore, non a Caso guidati dal loro capitano Lupo Rossini che ne mise 18 (con 6 assist) in 39 minuti, e approcciarono l’ultimo minuto avanti di sei (65-71). Quando la Sicc assaporava già il successo ecco però materializzarsi Glenn Sekunda. Fu infatti l’irlandese (al rientro dopo 5 mesi per un’operazione alla caviglia) a dare la parità e i supplementari alla Snaidero (75-75): prima con una bomba (di tabella!!!) quasi da centrocampo, poi con un altro centro dai 6,25 a 9’’ secondi dalla fine. Nell'over-time Jesi venne ancora illusa da una penetrazione di Tomic (82-84), poi Sekunda, ancora lui, con un'azione da tre punti (canestro e libero) fece vincere ai suoi la partita a due secondi dalla sirena. A fine anno la Sicc Bpa retrocesse, ma due punti in più sarebbero bastati per il ripescaggio…
Per fortuna stavolta però si giocherà al PalaTriccoli di Jesi, dove la Snaidero non è mai passata. Stavolta scende da favorita capolista, ma la Fileni Bpa di Cioppi cercherà di far tutto per confermare la tradizione.
In totale, nei sette precedenti il bilancio è di quattro a tre per gli jesini, che a loro volta non sono mai passati in terra friulana. Il primo incrocio tra le due società è datato 10 ottobre 1999, a Jesi, con l’allora Sicc Bpa di Zanchi che si impose per 83-69 sulla Snaidero di Boniciolli.
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