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22/03/2010
Stefano Forconi non c'è più. Il cordoglio dell'Aurora
E' venuto a mancare Stefano Forconi, grande appassionato di sport e tifoso di tutte le compagini cittadine di Jesi, dal calcio alla pallavolo e naturalmente al basket. Alle partite dell'Aurora, compatibilmente con i suoi impegni (recentemente era team manager della Jesina Calcio), non mancava mai. Inconfondibile la sua imponente sagoma dietro la panchina arancio-blu che spesso trascinava al tifo tutto il parterre. Stefano, che era anche allenatore di calcio a livello dilettantistico, da tempo era ammalato e combatteva una partita ad armi impari contro un avversario maledettamente più forte... anche di lui e della sua stazza. Ma l'ha sempre affrontato con la sua proverbiale grinta e la convizione di poterlo battere lo stesso, così come insegnava ai suoi ragazzi quando allenava. Lo ha fatto fino alla fine.
Al PalaTriccoli già da qualche tempo la sua assenza si notava (non riusciva più a venire alle partite a causa della malattia), ma un po' tutti quelli che lo conoscevano in città (moltissimi) speravano che un giorno "Stè Forcò" avesse potuto tornare, grintoso come sempre, al suo posto a sospingere l'Aurora, così come la Monteschiavo e la "sua" Jesina Calcio. Ora abbiamo la consapevolezza che Stè non c'è più ed è dura accettarlo. L'Aurora si stringe intorno ai familiari in un abbraccio commosso e sincero più che mai. D'ora in poi, senza Stefano, qualsiasi partita a Jesi non sarà più come prima...
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E' venuto a mancare Stefano Forconi, grande appassionato di sport e tifoso di tutte le compagini cittadine di Jesi, dal calcio alla pallavolo e naturalmente al basket. Alle partite dell'Aurora, compatibilmente con i suoi impegni (recentemente era team manager della Jesina Calcio), non mancava mai. Inconfondibile la sua imponente sagoma dietro la panchina arancio-blu che spesso trascinava al tifo tutto il parterre. Stefano, che era anche allenatore di calcio a livello dilettantistico, da tempo era ammalato e combatteva una partita ad armi impari contro un avversario maledettamente più forte... anche di lui e della sua stazza. Ma l'ha sempre affrontato con la sua proverbiale grinta e la convizione di poterlo battere lo stesso, così come insegnava ai suoi ragazzi quando allenava. Lo ha fatto fino alla fine.
Al PalaTriccoli già da qualche tempo la sua assenza si notava (non riusciva più a venire alle partite a causa della malattia), ma un po' tutti quelli che lo conoscevano in città (moltissimi) speravano che un giorno "Stè Forcò" avesse potuto tornare, grintoso come sempre, al suo posto a sospingere l'Aurora, così come la Monteschiavo e la "sua" Jesina Calcio. Ora abbiamo la consapevolezza che Stè non c'è più ed è dura accettarlo. L'Aurora si stringe intorno ai familiari in un abbraccio commosso e sincero più che mai. D'ora in poi, senza Stefano, qualsiasi partita a Jesi non sarà più come prima...
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